Quante volte sono stata a Cremona per una visita fugace, un incontro di lavoro, una visita sempre con l’orologio in mano? Mi è sempre piaciuta, Cremona ha un centro storico piccolo, pulito e vivace, perfettamente conservato e impreziosito da tesori dell’arte medievale come il Duomo e il Battistero. Una cittadina a misura di turista, ma anche degli abitanti che possono camminare o muoversi comodamente in bicicletta. A metà ottobre un ricchissimo educational mi ha fatto scoprire la città e la provincia con occhi nuovi, camminando e pedalando. Sono stata inviata per il blog Girovagate, che ringrazio per la fiducia e disponibilità che mi dimostra, so di essere davvero fortunata e ora sono orgogliosa di condividere queste golose esperienze con i miei amici in rete.
La grande ricchezza di prelibatezze gastronomiche sarebbe già un motivo sufficiente per visitare Cremona. A passeggio per il centro, arrivando da Piazza Libertà dove si lascia l’auto, si vedono subito insegne che fanno venire l’acquolina in bocca: il torrone, molto più di un prodotto tipico.
I prodotti lattiero caseari dei caseifici sociali.
Le botteghe artigiane che hanno nella liuteria la loro massima espressione, con oltre 140 attività aperte.
In Piazza del Comune c’è movimento per tutto il giorno, ma di sabato mattina l’affollamento è dovuto al mercato. Non solo ortofrutta, carne e formaggi, vestiti e oggetti per la casa.
Piante e fiori fanno bella mostra di sé e sono esposti in modo coreografico.
All’uscita della piazza, dal lato del Broletto, il mio sguardo si posa sempre su questa vecchia edicola, che sfoggia il logo de la Provincia, il quotidiano locale.
Giù di là si va verso i ristoranti storici, quelli che visitavo per lavoro come il Violino, l’Osteria di Porta Mosa e Hosteria 700, anche se il mio locale preferito è la trattoria Cerri. Ma Cremona è sinonimo di dolci e caffetterie eleganti, panifici e pasticcerie con delle vetrine che fanno venire l’acquolina in bocca solo a guardarle.
E il vino? Il vino manca, ma siamo nel bel mezzo della Pianura Padana e se ci fosse anche quello Cremona sarebbe un’altra città. Peccato però!
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